Chi siamo
Nel solco di una grande tradizione editoriale attiva ma con inedite modalità, l’azione intrapresa da Salvatore Mazza mediante la fotografia e successivamente con pubblicazioni d’arte qualificate dall’intervento diretto degli artisti, dei poeti e degli scrittori, ha fornito con le Edizioni Canopo a Prato, sin dal 1998, una schiera di opere pregiate e originalissime. Ciò è stato possibile poiché quella di Mazza è stata e continua a essere un’esperienza militante di un artista della fotografia in seno al mondo dell’arte e degli artisti con cui ha condiviso ogni difficoltà ma anche incoraggianti esiti.
L’impresa di Mazza nasce dalla sua schietta curiosità per la poesia e dalla sua passione per l’arte. Il lavoro sviluppato da Mazza dalla fine degli anni Ottanta si coniuga nel tempo con l’ampia vicenda internazionale che nella modernità ha avuto esponenti come Man Ray e Ugo Mulas, artisti fotografi, cioè, capaci di catalizzare attorno alla propria azione un ambiente poetico, artistico e sociale, immortalandone con fotografie e volumi l’opera e l’identità.
Le Edizioni Canopo di Salvatore Mazza, frutto di una collaborazione attiva con gli artisti, impiegando tecniche e modalità ideative vicine al loro lavoro, si rivelano dunque nel tempo come una delle più prestigiose collezioni di editoria d’arte sorte in Italia, sospinte da una volontà e una conoscenza individuale della creazione contemporanea. Quella di Mazza è un’autentica avventura fondata sulle risorse ideative e le energie suscitate nella migliore arte del nostro tempo.
Uno degli obiettivi che hanno distinto le azioni di Salvatore Mazza è stato quello di collaborare con artisti contemporanei viventi, evitando il ricorso ad autori troppo celebrati o addirittura consacrati dalla storia. La sua è un’iniziativa qualificata dalla più significativa sensibilità del nostro tempo.
Alcuni dei libri prodotti dalle Edizioni Canopo sono presenti in importanti istituzioni e musei internazionali, quali il MoMA di New York, Staatliche Kunsthalle Karlsruhe, la Public Library e la Morgan Library di New York, la Fondazione Mirò a Maiorca, la Biblioteca Nazionale di Firenze, la biblioteca dell’Università di Berkeley a San Francisco, la Fondazione Bonotto e altre sedi culturali.
Bruno Corà